Egregio Sig. Presidente,
come a Sua conoscenza avevo già preso l’iniziativa di titolare
una via della città all’appuntato Michele FIORE, ucciso il 4 febbraio
1991 in via Paladini a colpi d’arma da fuoco durante un turno di servizio
di pattugliamento, sottoponendola alla Sua attenzione ed a quella dell’Associazione.
Cogliendo l’occasione di analoga richiesta esplicitata per il Giudice
Caponnetto, ho ritenuto di rendere pubblico quanto era stato fatto in via informale
all’Associazione, e nell’allegare in calce copia del comunicato
stampa, rinnovo l’invito affinché questa mia richiesta possa diventare
patrimonio di codesta Associazione.
Certo di avervi fatto cosa gradita, colgo l’occasione per porgere
cordiali saluti
ALLA CORTESE ATTENZIONE DEGLI ORGANI DI STAMPA
NON PUO’ CHE ESSERE CONDIVISA L’INIZIATIVA DI “ARCIPELAGO
CITTA’ ” CHE, PER ONORARNE LE ORIGINI ED IL RUOLO DI DIFENSORE DELLA
LEGALITA’, CHIEDE CHE VENGA DEDICATA UNA STRADA DELLA NOSTRA CITTA’
AL GIUDICE ANTONINO CAPONNETTO,.
IL RUOLO DI QUESTO INSIGNE UOMO DI GIUSTIZIA, HA RISVEGLIATO IN ME UN RICORDO,
CHE OGNI VOLTA, AL SOPRAGGIUNGERE, MI RIEMPE DI TRISTEZZA:
UN CORPO, UN UOMO, UNA DIVISA ANCH’ESSA RAPPRESENTANTE DELLA LEGALITÀ,
COLPITO A MORTE IN VIA F. PALADINI DURANTE UN NORMALE TURNO DI SERVIZIO.
UN UOMO SCONOSCIUTO AI PIÙ, IL CARABINIERE FIORE, CHE QUELLA SERA, ANDAVA
ALL’APPUNTAMENTO DEL SUO TRISTE DESTINO.
MENTRE SVOLGEVA IL SUO SERVIZIO IN DIFESA DEI CITTADINI VENIVA, SENZA ALCUNA
RAGIONE, COLPITO A MORTE.
LO RICORDO ANCORA OGGI, A TERRA, MENTRE LA VITA LO ABBANDONAVA, SOCCORSO DAL
DOTT. ALDO GIARRATANA, OCCASIONALE PASSANTE.
IL CARABINIERE FIORE NON ERA UN UOMO IN VISTA, MA PER UN SERVIZIO SVOLTO NELLA
NOSTRA CITTÀ, HA DATO LA SUA VITA.
QUESTA CITTÀ CHE SPESSO DIMENTICA, IL MENO CHE PUÒ FARE È
DEDICARE ANCHE A LUI UNA STRADA.
Caltanissetta 23 Aprile 2004
GIUSEPPE D’ANTONA