Per il futuro dei nostri territori neri può certamente sottovalutarsi
la ricaduta negativa della scelta che prevede nel piano delle infrastrutture
ferroviarie siciliane una linea veloce, che allaccia la Palermo Messina in prossimità
di Castelbuono alla Caltanissetta Xirbi Catania a Catenanuova. Si potrebbe entrare
nel merito tecnico circa la valenza dell'opera che consente un collegamento
veloce tra Palermo e Catania sul suo costo e alla sua utilità, ma ritengo
che prioritariamente occorrerebbe chiedersi quali i motivi che ne hanno determinato
la scelta, e perché le autorità territoriali almeno in Sicilia,
non partecipano alle decisioni che necessariamente influiscono sul futuro delle
popolazioni che ricadono nei territori che amministrano Non può certamente
sfuggire all'attenzione dei cittadini elle, a decisioni prese si apre il solito
balletto delle osservazioni. e se si comprende possano venire da comuni cittadini,
non è accettabile che a criticare siano uomini delle istituzioni nazionali
o locali, deputati a governare le scelte che alla file coinvolgono i loro elettori
e loro stessi.
Al di là dei vari gridi d'allarme delle dichiarazione di guerra o delle
dichiarazioni rassicuranti, una cosa comunque è certa mentre in Sicilia
da anni immemorabili si è rimasti in attesa di un piano (lei trasporti
che disegnasse in relazione alle esigenze di movimentare uomini e merci. quando
Enti nazionali o locali decidono di fare qualche intervento nel territorio,
cominciano i fuochi di sbarramento, le prese di distanza o ancora peggio, le
adesioni postume per onore di bandiera.
Alcune considerazioni vanno pertanto fatte. La nostra isola paga pesantemente
la sua insularità e; la marginalità rispetto ai territorio nazionale,
i costi da sostenere per consentire ai nostri prodotti di arrivare sui mercati
nazionali ed europei sono sempre più elevati. e mai ci si è posti
con serietà il problema di essere più competitivi sforzandosi
d d'abbattere i costi di trasporto e per rare ciò, si rende necessario
procedi re ad no concreto studio dei territorio che individui i bacini di sviluppo,
e di conseguenza si preveda io le infrastrutture necessarie affinché
il rari movimentazione produzione sia equilibrato. In questo la politica è
stata assente. Le opere realizzate sono quasi sempre stato Frutto di emergenze
atte ad eliminare pericoli incombenti sulla viabilità. o di finanziamenti
strappati da qualche rappresentante politico.
Nella nostra provincia il quadro complessivo del rapporto cittadino trasporto
è a dir poco desolante. La città di Caltanissetta è collegata
all'autostrada Palermo Catania la una bretella insufficiente e pericolosissima;
ancora oggi non è pronta la strada che la collega a Gela, e la Ss 640
per Agrigento è in Fase di studio per un raddoppio quanto mai necessario,
il collegamento con i paesi dei Vallone, per la loro inadeguatezza. sono stati
persino oggetto di dialogo nell'incontro tra il nostro Vescovo ed il Presidente
Ciampi. le linee ferroviarie sono quelle costruite sulla via dello zolfo, mi
migliorate strutturalmente e i mezzi offerti alla clientela sempre più
obsoleti e da terzo mondo. Il collegamento diretto con il nord è garantito
ormai da un solo bello. e non esiste più un diretto per Roma. Tutto ciò
in buona pace dei nostri rappresentanti nazionali elle di vi in volta ci hanno
rassicurato che tutto sarebbe presto cambiato.
Sembra fuori luogo, ma non lo è, la mancata realizzazione del ponte sullo
stretto di Messina, di fatto ha alimentato la nostra insularità. Il costo.
aereo concorrenziale che ha collocato Catania a terzo polo aeroportuale d Italia
ha di fatto dato l'ultimo colpo al trasporto ferroviario.
Quale futuro quindi per le nostre comunità. Non si può certamente
continuare e ad invocare l'impegno alle Ferrovie dello stato. oggi impresa sul
mercato, affinché realizzi opere che non le garantiscono un ritorno economico,
e quindi sembra strano che qualcuno lo definisca ancora oggi, servizio sociali
né e pensabile che a fronte di una nuova linea Castelbuono Catenanuova
le ferrovie potenzino no anche la Fiumetorto – Catenanuova.
Una cosa però è certa: questa nuova opera avrà un impatto
terrificante sulle comunità nissene ed ennesi, così come quella
dell' autostrada Palermo Catania sui territori dei Vallone, oggi trasformati
a paesi svuota I e privi di economia. Occorre quindi muoversi con tempestività
affinché le Province i interessate, i Comuni:, il mondo economico ed
industriale provvedano ad analizzare sin da ora quali possono essere le soluzioni
aggiuntive e propedeutiche alla scelta del piano ferroviario. affinché
anche i cittadini delle zone penalizzate possano averne un ritorno positivo
per la loro economia. Il progetto per il raddoppio della Agrigento ¬Caltanissetta
è già stato avviato, diventa indispensabi. le. a mio avviso, procedere
ad un consente di Comuni e Province, che preveda e preveda a partire da Canicattì
un collegamento veloce a Catenanuova. con un raddoppio della linea Caricattì
Caltanissetta. che potrebbe aver e la valenza di metropolitana di superfice
per Canicattìì, Serradifalco e San Cataldo, e realizzare una linea
ferroviaria veloce che da Imera si colleghi Incrementi a Pirato Tutto ciò
soprattutto peli ittica dei collegamento delle inee industriali di Caltanissetta
ed Enna all'infrastruttura ferroviari.
Il dovere della politica è creare le condizioni per lo sviluppo delle
generazioni future e non quello di prendere atto di scelte fatte da altri. In
questo senso abbiamo Il dovere di muoverci"
La Sicilia - 7 gennaio 2004