Tutti Sindaci? Non può non stupire quanto sta accadendo in prossimità delle elezioni amministrative di giugno. Il proliferare di candidature a Sindaco e di liste civiche, l'abbandono di praticanti della politica alla loro appartenenza per la ricerca di nuove esperienze, la caccia dei partiti maggiori a personalità in grado di catturare elettorato.
Tutto ciò non può certamente passare inosservato od essere solo argomento giornalistico per mettere sotto processo i partiti. Infatti solo da una attenta analisi si può meglio comprendere il perché di tante strane trasmigrazioni o presenze dell'ultima ora nell'agone politico, che nulla hanno a che vedere con la crisi dei partiti.
Rispetto tutti coloro che si propongono alla cittadinanza per concorrere alla poltrona di Sindaco, e se uomini come Il Prof. Vizzini decidono di scendere in campo. non può che esser un tiene per la nostra città. I socialisti Lo proposero al tavolo del centro sinistra già mila morsa tornata elettorale. Ma riteniamo che una candidatura, di qualsiasi spessore essa possa essere, non può improvvisarsi all'ultimo momento. Amministrare una città è una cosa seria. Occorrono idee,strutture in grado di appoggiare tali idee, e che abbiano il contatto con tutti gli strati della città.
Questo è il ruolo e la capacità che i partiti danno come valore aggiunto ai programmi amministrativi. La loro capacità di sintesi sulle esigenze della gente, la proposta delle idee e degli uomini che dovrebbero concorrere per attuarle, frutto di un'attività costante nel tempo.
Non mi risulta invece che negli ultimi anni in questa città, professionisti o non, si siano spesi per portare avanti attività visibili per il rilancio della politica, per poi addivenire ad una sintesi programmatica collegata ad un candidato Sindaco da proporre. Le sortite all’ultimo momento hanno tutt’altro sapore e quindi la loro credibilità può facilmente essere messa in discussione.
Cosa dire poi di tutti questi abbandoni dell’ultima ora, che hanno tutto il sapore di voler garantirsi una posizione che viene messa in discussione dall’andamento della presentazione delle liste. Niente che sia collegato ad una politica chiara o ad un progetto consolidato da proporre.
I Socialisti Democratici Italiani concorreranno ancora una volta, lealmente, alla vittoria del centro sinistra nella città di Caltanissetta. E lo fanno, anche se in passato hanno subito un grave torto dalla coalizione che ha governato, perché principalmente lontano per la realizzazione di programmi concordati, mirati allo sviluppo ed alla solidarietà. Promuovono le loro battaglie all'interno della coalizione, pretendendo pari dignità politica e lottano affinché da una maggiore coesione della coalizione scaturisca una proposta coesa che sia accettata e votata da rutti gli elettori del centro sinistra. Non lanciano candidati a Sindaco, e li avrebbero, consapevoli che occorre ricercare le cose che uniscono e non quelle che dividono, pronti comunque a dare le giuste risposte se si dovesse non accertate il criterio unitario o tentate di fare accordi su tavoli separati.
Riteniamo che per vincere occorre ancora una volta chiarezza e unità
Le coalizioni non complessi contenitori di Idealità.
I partiti lavorano ogni giorno per migliorare la società. Tutti coloro
che si volgono alla politica. lo facciano. ma ritengo giusto. attraverso strutture
già esistenti, che, nell'interesse della collettività sono pronte
ad accogliere tutti. Tutto ciò che è diverso fatto con improvvisazione
ha solo il sapore di volere nascondere altri fini. giustificandoli con la crisi
dei partiti, che se c'è, crisi della Società che stenta a trovare
un modello democratico dopo la rivoluzione di velluto provocata da tangentopoli.
La Sicilia - 16 febbraio 2003