Giuseppe D'Antona
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REALIZZATO AL LICEO SCIENTIFICO «VOLTA»

Presentato il progetto pilota per far fronte alla dispersione

Non si fanno attendere i primi risultati del progetto sperimentale "Verso un'organizzazione - scuola competente", promosso dall'assessorato provinciale alla Pubblica Istruzione retro da Giuseppe D'Antona. Realizzato in anteprima al Liceo Scientifico Alessandro Volta, con la collaborazione dell'Unità Operativa di Educazione alla Salute dell'ASL 2, il progetto pilota potrebbe essere diffuso anche nelle altre scuole della città. Si tratta di una modalità di intervento non consueta per fare fronte al disagio scolastico; illustrata durante un'apposita conferenza stampa presso l'aula consiliare della Provincia regionale. La conferenza è stata preceduta da un incontro di lavoro coordinato dallo psicologo Giuseppe Lombardo, in presenza degli assessori provinciali Giuseppe D'Antona e Marcella Paola Santino, cui sono stati invitati a partecipare il direttore del Dipartimento di salute mentale, i responsabili Sert di Caltanissetta. San Cataldo, Gela e Mussomeli, i responsabili delle unità operative di neuropsichiatria infantile e quelli del servizio di Medicina scolastica, i rappresentanti dei consultori familiari, i direttori dei Distretti sanitari, i vertici dell'Asl 2 e il dirigente del Csa. La novità riguarda soprattutto il metodo, e consiste nel fatto che gli obiettivi del progetto vengono individuati durante lo svolgimento dei processi o la messa a punto degli interventi. Un metodo nuovo che, secondo quanto affermato dal dottore Giuseppe Lombardo, dovrebbe consentire di comprendere a fondo e meglio i bisogni della scuola. «E’ la scuola intera, in tutte le sue componenti, la destinataria degli interventi» ha infatti sottolineato Giuseppe Lombardo, coadiuvato dalla sociologa Chiara Formica e dalla psicologa Sonia Attardi. I docenti coinvolti hanno partecipato a due focus group sui problemi della scuola e le possibili cause. Gli alunni, centonovantacinque ragazze e ragazzi appartenenti a nove seconde classi, sono stati divisi in due sub campioni: il primo sperimentale e composto da cinque classi, sulle quali effettuare gli interventi. Il secondo, un campione di controllo composto da quattro classi, sulle quali verificare i risultati raggiunti. I ragazzi hanno compilato un questionario sull'autoefficacia percepita, che ha fornito il primo e più importante risultato dell'intero progetto. I dati che emergono non sono però confortanti: un ragazzo su quattro si dichiara non adeguato alla scuola, giudica il suo ambiente deprimente e le relazioni con gli insegnanti cattive. Emergono problemi dì comunicazione anche tra gli insegnanti, che non hanno aderito in massa al progetto chissà se per la novità del metodo o le resistenze all'auto valutazione. Nonostante tutto, il progetto rimane importante proprio perché consente di tastare meglio, e dall'interno, il polso della situazione scolastica in quanto a disagio. E' proprio questo a scatenare l'entusiasmo dell'assessore D'Antona. «Lo scopo è quello di una scuola che guarda dentro sé stessa» ha infatti dichiarato l'assessore provinciale alla Pubblica Istruzione. Interrogandosi, ognuno è in grado di fare autodiagnosi e individuare quei problemi che le istituzioni possono aiutare a risolvere».


Giornale di Sicilia, 7 giugno 2007